martedì 3 luglio 2012

Un calabrese "sulla poltrona di Padova"


Crederci, oltre i pregiudizi! Lo slogan si adatta ad Alessandro Scarpelli, avvocato catanzarese che la Calabria, la Locride, le ha percorse ampiamente per la passione del fischietto. Oggi questo giovanotto quarantenne vive e svolge la sua professione a Padova, dove tra l’altro ha continuato a portare avanti con successo ogni hobby gli sia passato per la mente ma, sempre, dal comun denominatore sportivo. Quello raggiunto cronologicamente per ultimo è un obbiettivo difficile per un meridionale. Sì, purtroppo dobbiamo ancora fare i conti con il classismo e considerare un vero e proprio evento il fatto che l’avvocato calabrese sia diventato il nuovo presidente della sezione arbitri di Padova. Non è un unicum, anche il presidente di Bologna è un calabrese, si chiama Antonio Aureliano ed è originario di Corigliano. A Torino per esempio è da anni che si distinguono parecchi locridei, tra cui i gioiosani Giuseppe Borzomì e Andrea Mazzaferro. Chiudo subito la parentesi generale e ritorno con piacere a parlarvi di Alessandro, dapprima arbitro presso la sezione di Catanzaro, poi Referente calabrese per la Rivista nazione “l’Arbitro”. La sua carriera agonistica ha avuto ampio riconoscimento una volta fatta la scelta di dedicarsi al calcio a 5, specialità alla ribalta proprio negli anni in cui l’avvocato riusciva a scalare le varie categorie imponendosi nella fascia più alta e con il conseguente orgoglio dei vari Falvo e Capellupo. Per il mondo arbitrale i nomi appena fatti hanno un peso per i ruoli ricoperti e il territorio catanzarese è stato per molti anni un punto di riferimento per gli arbitri italiani. Alessandro Scarpelli ha smesso di essere un fischietto nazionale solo quattro anni fa e in questo spazio temporale ha ricoperto il ruolo di osservatore di massima serie, sempre nell’organico del Futsal. I suoi studi di giurisprudenza lo legano ai ricordi della capitale, dove oltre a studiare ha sempre coltivato l’hobby della scrittura, altra cosa in cui riesce molto bene. Poi c’è l’arte oratoria, pratica che lo ha visto spesso coinvolto nei convegni organizzati dal suo caro amico Don Eugenio Fizzotti, uno dei volti più amati della storia dei Salesiani di Locri. L’avvocato Scarpelli ha vissuto la Locride in tanti modi ma da parecchi anni ha spostato tutte le sue attività sulla cittadina veneta, dove ha finito per cedere alla tentazione della grande avventura delle urne arbitrali. Con i 117 voti conquistati ha praticamente archiviato l’aria conservatrice della sezione di Padova, portando una ventata di gioventù in una sezione che aveva resistito allo svecchiamento avviato da almeno dieci anni dalla vicina Emilia Romagna. Il neo presidente calabrese ha subito ribadito la volontà di fare dei veterani sezionali il punto di riferimento per la formazione dei giovani, coinvolgere maggiormente gli oltre duecento associati e distribuire oneri e mansioni. Versatile, colto, intelligente e trascinatore, Alessandro dovrà ora mettere oltre la scrivania tutte le qualità ed esigenze acquisite negli anni. L’attenzione è sicuramente rivolta ai più giovani, affinché trovino proprio in ambito sezionale le direttive giuste per la crescita e la parallela correzione nel ruolo difficile del direttore di gara.